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è il momento di prendere una posizione!

Archivio per psicologia

CristianaMente#18

Eccoci dopo un periodo di ferie con la nostra amata Elena, inviateci le vostre domande, i vostri dubbi o perplessità e ogni martedì avreste le vostre risposte. 😉

Cara Elena,  sono un credente da qualche mese e sin da subito sono stato affascinato dai principi del cristianesimo VERO e dallo stile di vita sano ma soprattutto divertente che un cristiano può avere.
Ho sempre visto chi parlava di Dio con sospetto ed ho sempre pensato che i cristiani fossero persone estremamente noiose e, detto tra noi anche un po’ sfigate mentre da quando ho conosciuto Dio e non una religione ho scoperto che ci si può divertire in modo sano e mi sono liberato da tante cose che mi davano solo l’illusione momentanea di stare bene… c’è però un piccolo problema: non sono ancora riuscito a liberarmi dalla pornografia.
E’ più forte di me ma quando vedo delle immagini hot che spesso compaiono in rete  poi non riesco più a staccarmi.. è come una droga.  cosa mi consigli di fare?
Grazie per i tuoi consigli
F

Ciao f, non subito passa tutto quello che di negativo è nella tua vita prima di conoscere il vero cristianesimo. Ci vuole forza, determinazione e autocontrollo e questo lo si impara nel tempo. Così come si fa con la droga.
Prima di tutto fai una decisione, poi comincia a guardare qualcosa di buono che serve come “metadone” poi vedrai che adagio adagio non ti verrà più compulsione a guardare cose non buone.
Elena

CristianaMente#17

Boys&Girls, Elena aspetta le vostre domande.
Coraggio 😉

Non riesco a capire come mai pur volendo raggiungere l’obiettivo che mi sono prefissata alla fine mi lascio distrarre da mille altre cose fino a realizzare che la mia giornata non è stata affatto produttiva per il raggiungimento del mio obiettivo. Cosa posso fare?

Imparare che “se la radio è guasta aggiustala” cioè porta a compimento qualsiasi cosa hai iniziato,qualsiasi discussione lasciata a metà,qualsiasi cosa non chiarita.Se mi disperdo vuol dire che non ho risolto  le cose,ma tendo a iniziarne mille e non risolverne neanche una. Ricorda sempre solo portando a termine si impara davvero a vivere ciao

CristianaMente#16

Forse sei arrivata in ufficio e vorresti prendere a pugni il tuo capo e sei in un’università e vorresti far scoppiare la macchina del tuo prof, anzi del rettore 😐
Mantieni la calma e pensa a Chi avrebbe avuto tutto il diritto di farlo ma è stato ubbidiente fino alla fine 😉

Come cristiani dovremmo essere sempre pazienti e mostrare amore anche nei confronti delle persone che provano la nostra pazienza.
Come si fa quando arrivi al limite e l’unica cosa che hai voglia di sferrare un bel pugno??
Grazie mille

Il bel pugno impara a trasformarlo in una carezza che dai a Dio. Io quando vorrei sbranare qualcuno penso a come Dio avrebbe dovuto sbranare me e allora sento lo stesso amore che Lui ha provato per me e mi sembra poco quando Lui mi chiama a perdonare e ad amare come Lui mi ha amato.
E poi sai… le cose facili sono capaci tutti di farle tutti, chi non amerebbe una persona dolce e gentile?! ma sono le cose difficili che ti fanno essere davvero Uomo. Ecco perchè la pazienza è difficile, ma poi ci porta alla saggezza e ci avvicina alla figura di Cristo.
Grazie a te che mi hai scritto.

CristianaMente#15

Ciao, mi sono avvicinata a Dio da poco e per quanto abbia compreso che  Lui ci chiama a condurre una vita casta, per me, che fino a poco tempo fà ho condotto una vita molto disordinata e completamente priva di regole non ti nascondo che a volte risulta difficile.  Hai dei suggerimenti da darmi??

La tua domanda mi è stata fatta molte volte ed è una delle cose più difficili da comprendere quando ti converti. Ma vedi io anche in analisi consiglio sempre di non usare il sesso nel rapporto a due come si fa nel mondo. Prima si fa sesso e poi ci si conosce e se tu guardi il panorama di rapporti che c’è fuori dall’essere cristiani non è un gran panorama.
Conoscendosi, giorno per giorno, adagio adagio si impara molto di più l’uno dell’altro. Vedi, nelle comunità serie (come quella in canada) il sesso è bandito fino alla tua completa guarigione. Questo per imparare che non è una necessità ma una scelta, una decisione. E quando sei in Cristo Lui stesso ti dà la forza per arrivare puro e integro ad amare una persona.

CristianaMente#11

Buongiorno menti cristiane e non 😀
so che anche oggi vi siete svegliati con tante domande e noi siamo qui con la nostra amata Elena per cercare di rispondervi, perciò inviateci le vostre domande, i vostri dubbi o perplessità.. forza.. coraggio..

Oggi girano molte mail e giochetti ironici sulle differenze nel modo di pensare, agire ed interpretare degli uomini rispetto a quello delle donne.
Divertimento a parte, non credi che esasperare la dicotomia uomo/donna porti ad esacerbare inutili stereotipi, nonchè a giustificare/incoraggiare atteggiamenti sbagliati ?? “..noi siamo fatti così..! ” questa è la psicologia dell’uomo” “lo sai, noi donne siamo contorte” “ma perchè voi donne complicate sempre tutto” ??
Sarà per una incontenibile voglia di ritornare alla dignità di avere una identità come persona piuttosto che essere inserita nel “fascio di donne e di uomini” ma a me questo gioco inizia a non divertire più….
Con affetto
Una tua fan 😉

Innanzitutto grazie di essere una mia fan 🙂 hai assolutamente ragione. Quando mi intervistano su argomenti di questo tipo, dico sempre  che generalizzare è quanto di più sbagliato si possa fare.
Ci sono uomini con la u minuscola e uomini con la u maiuscola. Ci sono donnette e donne vere.
La differenza sta se vuoi essere un corvo o una gallina. O invece un aquila. I corvi e le galline fanno quello che fanno gli altri del gruppo, le aquile volano solitarie. Nella vita è facile fare stereotipi di tutti i generi. Basta che entri in un bar e senti certi discorsi, uomini con la u piccola e anche con il cervello piccolo. Gli argomenti sono sesso,  soldi e sport , ma non vissuto, guardato alla tv. Però esistono anche uomini che hanno amato una sola donna per tutta la loro vita e donne che hanno lottato per crescere figli e famiglia nell’amore e nel rispetto gli uni degli altri. Quindi come vedi è sbagliato fare sempre di “tutte le erbe un fascio”. Noi siamo luce, allora noi Donne e noi Uomini facciamo vedere al mondo il volto di Cristo e non quello di una gallina o di un corvo.
Ti abbraccio e grazie per l’affetto.

CristianaMente#10

Ciao Elena!
Volevo chiederti, quali sono i meccanismi, e come si scardinano, che provocano quello strano modo di fare della vittima che si innamora del proprio carnefice? Molte persone, ma sarei puù corretta se dicessi “molte donne” anche dopo aver subito violenze fisciche o psicologiche dal proprio partner, rimangono li, e non perchè costrette, ma perchè vogliono! O forse credono di volerlo… ho sentito che c’è addirittura chi dopo uno stupro si lega al
proprio stupratore e vuole rimanerci!
Cosa succede nel cervello per comportarsi così? Perchè queste persone non mollano? E poi, in un matrimonio, cristianamente parlando, se poi compare la violenza, anche solo psicologica, come si dovrebbe comportare la “vittima”?
Grazie
Paola

Ciao Paola,
innanzitutto la “sindrome di Stoccolma” così detta dal luogo dove è avvenuto il fatto di cronaca, rappresenta una condizione psicologica dove la persona che viene presa in ostaggio dal rapitore, cioè la vittima, manifesta talvolta pensieri positivi che a volte sfociano nell’amore verso chi l’ha rapita, sequestrata, verso chi insomma le ha fatto del male.
Questo accadeva anche nelle epoche dittatoriali dove chi faceva violenza otteneva a volte l’attaccamento morboso di chi le subiva. Da qui il film”Portiere di notte” e tanta altra letteratura e filmografia. Perchè una persona è tanto lesionista? Perchè sovente nel corso dell’infanzia noi possiamo subire violenze più o meno evidenti, più o meno dichiarate. Il padre o la madre che ci dicono che valiamo poco o niente, si creano in questo modo catene di dipendenza che ci portano poi a cercare persone che ci trattano male, esattamente come nel passato, per poter dire”questa volta ce la farò a vincere” ma non è così perchè anzi in questo modo si crea un “legame malato”.
La salute mentale dipende dalle tue scelte “sane” un pò come accade con Dio. Parti malato e nel peccato, poi Lui ti lava e ti fa capire dove andare e a quel punto tu scegli o la verità della sua Parola che conosce ciò che è bene per te o continuare a percorrere il cammino della “malattia”soffrendo da autolesionista. L’illusione che una persona cambi anche se è violenta e che noi ce la faremo a cambiarla è una pura illusione. Una persona cambia solo se lei stessa decide di cambiare. E a quel punto la sua vita cambia e i legami malati si sciolgono .
Ciao  e a presto.

CristianaMente#9

Il nuovo anno è iniziato ed ecco ancora con noi la psicoterapeuta Elena Pagliacci, pronta a rispondere alle vostre domande cristianamente! 😉

Ciao Elena, mi chiamo Annetta ho bisogno di avere una risposta. E’ giusto cristianamente avere un figlio con il proprio compagno avendo già io due figli da un precedente matrimonio e lui idem?
Lui dice che solo così forse si legherebbe a me come una famiglia.

Cara Annetta, prima di tutto buon anno pieno di tutto ciò che il tuo cuore desidera e in questo c’è anche il desiderio di un altro figlio? Mi parli di lui, il tuo compagno, che con un  figlio sentirebbe famiglia e tu?
Allora innanzitutto un figlio cristianamente e no, non lo si fa per sentire famiglia o perchè così ci responsabilizza  e ci fa agire dove noi non siamo capaci di agire. La parola di Dio è chiara su questo punto. Lui vuole famiglie “sante” cioè chiarezza e trasparenza alla luce del sole: Siete separati legalmente? Perchè non vi siete risposati? So poco ma quel poco mi basta per dirti che prima devi sistemare bene la tua vita legalmente ma soprattutto spiritualmente davanti a Dio e poi puoi pensare di mettere al mondo un altro figlio che sarà certamente una benedizione.
Da un punto di vista puramente psicologico un figlio non lo si fa per bisogno ma per “scelta” cioè deve nascere non per coprire o risolvere cose che non vanno ma  solo per amore: Solo così non sarà un surrogato di qualcosa che manca,ma sarà veramente qualcosa che aggiunge alla vostra vita a due già salda e felice.
Ciao a presto

CristianaMente#7

Con un pò in ritardo ma ecco ancora la nostra rubrica CristianaMente, con le risposte di Elena Pagliacci ad ogni vostra domanda. 😉

Ciao Elena vorrei sapere perkè intorno a me sento dire: “Dio mi ha detto.. Dio mi ha detto..”
e invece a me Dio non parla??
Giusy

Cara Giusy mi piace un sacco la tua domanda. Vedi quando entri in una chiesa pensi che tutto sia diverso rispetto al mondo fuori. Invece non è così. Ci sono anche qui persone che giocano a “Io sono meglio di te.. a me il papà vuole bene a te no”. Sai l’insicurezza fa questi scherzi. Ma non te la devi prendere.
A volte Dio parla attraverso la Sua parola, a volte attraverso una persona, a volte sussurra, a volte grida. Devi solo avere un vero rapporto di conoscenza e amicizia con Lui. Devi dedicare del tempo a Lui come faresti con l’amico del cuore. Allora ti accorgerai che le Sue parole sono così tanto preziose e intime e soprattutto tue, che non ti verrà così voglia di fare il gioco del “il mio papà mi parla. il tuo no..” ma terrai strette al tuo cuore le sue meravigliose perle di verità. Aspetta fiduciosa e vedrai.
Elena

CristianaMente#7

Ciao Elena,
ho scelto Gesù e ho deciso di seguirlo, ho un buon rapporto con Dio ma ho un problema che faccio fatica a risolvere! Non riesco a controllare la mia rabbia. La cosa buffa è che mi reputo paziente ma ci sono dei momenti in cui scoppio “demolendo il cellulare sul muro”, “rovinando la porta con due pugni” e pazzie simili. Scarico la rabbia su oggetti o altro ma non verso le persone.
Perdo proprio il controllo e questo non mi fa stare tranquillo, mi preoccupo più per me che per gli altri 😛
Sono dei momenti isolati e non capisco la natura di queste reazioni.
Grazie per il tuo aiuto.
Anonimo

Caro anonimo,
la nostra vita è il bagaglio del nostro passato e soprattutto delle cose del nostro passato che ci hanno ferito. E’ buffo come facciamo fatica a ricordare il bene e invece il male ci ha così segnato che anche senza volerlo continuiamo ripetutamente a commettere gli stessi errori che nel passato ci ferivano degli altri.
Se abbiamo assistito a qualche lite o discussione da piccoli o adolescenti diciamo a noi stessi: mai più. Ma poi si ripresenta anche per noi quel clima particolare dove la rabbia esplode. Di solito la rabbia esplode quando noi cacciamo giù le cose,le accumuliamo e poi diventano troppe e così erutta il vulcano.
Impara a non accumulare nessuna piccola cosa,impara ad affrontare subito qualsiasi cosa che vivi come ingiustizia, sopruso, offesa. Impara ad affrontare subito con calma la persona che ti ha ferito dicendo “perchè mi hai detto o fatto questo”. E quando senti che la rabbia è già avanti, allora esci, fai un giro della casa di corsa e poi siediti racconta a Dio tutto quello che ti ha ferito e vedrai come cambia tutto.
Ciao. Elena

CristianaMente#6

Ciao Elena, vorrei semplicemente chiederti cosa spinge le persone a parlare male degli altri gratuitamente e spesso con tanta facilicità. Molti ci si impegnano proprio a scegliere il terreno per seminare zizzanie e poi te li vedi magari al culto che alzano le mani.
Non comprendo come una persona di animo doppio e con una lingua velelosa possa non rendersi conto del suo comportamento sbagliato facendo finta di nulla!
Grazie per la risposta.
Miky

Bella domanda Miky.. Così vera!
Ciò che spinge a parlare male degli altri è il complesso di inferiorità che quando è molto forte è accompagnato da invidia altrettanto forte. Sono persone malate alle quali se tu provi a dire quanto sbagliano ti rispondono frasi del tipo: “Sono sincera” oppure “Lo faccio per il suo bene”.
In realtà sono persone davvero malate.
Ciao. Elena.